Seconda vittoria consecutiva in campionato per i biancorossi e prima soddisfazione all’U-Power Stadium. Fila tutto liscio per la squadra di Brocchi
Le tracce di rossonero sono ben visibili e portano in una sola direzione: Brocchi dà una lezione all’amico Nesta e Galliani sorride felice come ai tempi del suo Milan dominante. Eccolo il Monza costruito per ammazzare il campionato, c’è voluto un po’ di tempo, ci si è messo in mezzo anche il Covid ma finalmente si è visto. Sempre propositivo, con deficit di personalità che stanno scomparendo in fretta. A volte impreciso, ma con una forza d’urto che sembra impressionante. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Delude il Frosinone, che interrompe la serie di 5 risultati: 4 vittorie, un pareggio e zero gol subiti. Colpisce l’ultimo dato e non soltanto perché l’imbattibilità di Bardi si ferma dopo 533 minuti: il saggio direbbe che i record sono fatti per essere battuti. Colpisce che è proprio la celebrata difesa a tradire, oltre a un atteggiamento generale poco comprensibile. Il Frosinone ha scelto il basso profilo (perché?) e puntato sull’organizzazione, ma aspettando nella sua metà campo. Colpito due volte, non ha saputo reagire.
Boa fa la differenza
Ma è la giornata del Monza, che per conquistare la seconda vittoria di fila ha mostrato tutti i punti di forza ipotizzati dopo una campagna acquisti sontuosa. A cominciare da Boateng che, ai suoi ritmi, fa ancora la differenza: le sponde, i colpi di tacco (ne abbiamo contati tre, in ordine decrescente di utilità), i cambi di campo. Entra nell’azione del primo gol con una gran giocata, poi certo Mota corre il doppio di lui, ma questo Brocchi se l’aspettava. Il Boa è un lento creativo, un vero uomo squadra che può concedersi qualche pausa. Prendere o lasciare. Il tecnico prende, come ovvio perché sa che non può chiedergli (o forse sì, ma non subito), di giocare più vicino alla porta e magari sfruttare gli spazi al centro che Mota gli procura con il suo movimento continuo. Il talento portoghese, in partenza con l’Under 21 dove farà coppia con Leao (a proposito di tracce di rossonero…), è decisivo: fa scorrere il pallone in occasione del primo gol, segna il secondo con una splendida azione personale, poco dopo impegna Bardi con una rovesciata. Nell’ultimi dieci minuti, Brocchi smonta completamente l’attacco, in omaggio alla ricchezza della rosa.
