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D’Errico: “Per me il Monza è tutto. Tre motivi per cui crediamo alla Serie A”

Su La Gazzetta dello Sport, nella pagina dedicata al Monza, un’intervista di Delbue al capitano “storico” del club biancorosso

Andrea D’Errico è il simbolo della cavalcata che nel giro di un triennio ha portato il Monza dalla Serie D alla B. Il capitano biancorosso è l’unico reduce della squadra che fino a poco tempo fa lottava nel calcio dilettantistico. Arrivato a Monzello nel2015, ha cambiato qualcosa come 130 compagni, vivendo i momenti chiave della storia recente dei brianzoli. L’arrivo di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ha segnato il cambio di passo a livello di organizzazione e ambizioni. Sliding doors “Il primo giorno che ho messo piede a Monzello non avrei mai immaginato quello che mi sarebbe successo nel giro di pochi anni. Non è stato tutto semplice. La prima stagione di Serie D siamo andati al di sotto delle aspettative, chiudendo a metà classifica. Poi da lì è stato tutto un crescendo: l’arrivo di Berlusconi e Galliani ha poi aperto prospettive impensabili“.

Se D’Errico è arrivato a Monza il grande merito è di Filippo Antonelli, un altro protagonista della risalita biancorossa verso il calcio che conta. Il d.s. è stato decisivo nel convincere l’allora presidente Colombo. Se Antonelli non fosse stato persuasivo, la carriera di D’Errico avrebbe preso una piega diversa: sliding doors della vita. “Ciccio” D’Errico ha avuto la fortuna di trovarsi al momento giusto al posto giusto, ma anche l’intelligenza di stare al passo con la crescita societaria.

Per D’Errico è arrivata la soddisfazione del debutto in Serie B nel finale di partita contro la Spal. “E’ stata un’emozione grandissima. Prima di mettere il piede in campo mi sono passati davanti agli occhi tutti i momenti chiave della carriera. Per me il Monza è tutto e non potevo sognare il debutto se non con questa maglia. E’ una gioia che dedico ai tifosi, e poi alla mia famiglia, alla mia fidanzata e chiaramente a tutti i grandi professionisti con cui ho lavorato in questi anni. Masia chiaro che non mi sento arrivato: con la nostra proprietà bisogna sempre pensare a vincere e voglio sfruttare questa grande opportunità”.

L’asticella si è già alzata anche per D’Errico: ora nel mirino c’è la Serie A, da raggiungere anche grazie ai campioni arrivati in questa sessione di mercato. Come Boateng. “Prince ci ha regalato personalità ed esperienza: fino a poco tempo fa giocava insieme a Messi, ma si allena con l’umiltà dell’ultimo arrivato e poi fa dei numeri con i piedi che non ho visto fare a nessun altro. Perché crediamo alla A? Per tre motivi: il dna vincente di Berlusconi e Galliani, uno staff tecnico di primo livello e una rosa completa in ogni reparto che ci regala un’abbondanza di soluzioni che le nostre rivali non hanno“.

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