Il quotidiano di Torino scrive dei movimenti nella Lega di Serie A che hanno attirato l’attenzione anche dell’amministratore delegato biancorosso
«Adesso tocca a voi decidere, siete arbitri del vostro destino». Con queste parole Paolo Dal Pino ha chiuso il suo discorso introduttivo nell’assemblea chiamata a imprimere una svolta storica alla Lega Serie A. L’appello al senso di responsabilità per il bene del campionato italiano ha prodotto un voto all’unanimità a favore della creazione della nuova media-company. Con l’ingresso dei fondi finanziari con una quota di minoranza pari al 10%. Anche se la scelta della cordata vincente tra Cvc/Advent/Fsi e Bain Capital/Nb Renaissance è stata rinviata a un’assemblea successiva entro due o tre settimane. E’ stata comunque un’impresa non da poco alla luce del clima della vigilia che lasciava presagire una battaglia all’ultimo voto per raggiunge il quorum necessario, fissato a quota 14. Invece è stato un plebiscito. Scrive Tuttosport.
Ha dato il suo via libera anche Claudio Lotito che fino all’ultimo si era opposto. Favorevole Aurelio De Laurentiis che aveva portato avanti a luglio un suo piano autonomo secondo il quale la Serie A avrebbe dovuto gestire da sola il prodotto audiovisivo con l’aiuto di un partner tecnico, non finanziario. Invece la linea del presidente Dal Pino è passata senza oppositori. Significativo il ruolo di portiere svolto da Enrico Preziosi che si era già spostato su posizioni favorevoli ai fondi, nonostante la sua vicinanza a Lotito. Questo ha modificato gli equilibri andando a rinforzare il fronte composto da Juventus, Inter, Milan, Fiorentina, Roma e Torino, già compatte sulla proposta di Dal Pino. «È un cambiamento epocale che valorizzerà molto di più il calcio italiano – spiega Urbano Cairo – è nell’interesse della Serie A delegare la gestione a manager competenti scelti dal fondo di private equity». Dal Pino non si stupisce dei 20 voti a favore: «Non ho convinto nessuno, si sono convinti da soli. Mi sarebbe sembrato arduo che qualcuno pensasse di non essere di fronte a un cammino giusto. Non mi sorprende questa unanimità, visto che parliamo di qualcosa di positivo per l’interesse collettivo della Serie A».
Il presidente ha risposto anche ad Adriano Galliani, ad del Monza , che aveva sollevato dubbi circa la possibile discriminazione dei club non presenti ora alla distribuzione dei proventi: «In questi mesi – ha scritto Dal Pino in una lettera – abbiamo valutato tutto gli aspetti, compreso questo». Una risposta che non ha convinto Galliani: «Non scioglie il mio dubbio sulla futura titolarità del bene venduto». Una vasta questione…
