E’ stato l’inizio del fantastico lavoro fatto dai ragazzi della Curva del Monza che in piena pandemia hanno sfidato la paura per supportare medici e infermieri
Erano i primi giorni di marzo quando l’Italia si è ritrovata investita dal nemico invisibile: il coronavirus. Una vera pandemia perché il nostro paese (come gli altri) non era preparato a fare i conti con un virus del genere. Nel momento più buio per Monza i ragazzi della Curva Davide Pieri hanno dato luce, speranza e un concreto supporto a medici e infermieri. Tutto è partito con lo striscione affisso fuori dall’ospedale San Gerardo e da lì i ragazzi non si sono più fermati. Hanno distribuito pasti giorno e notte a chi, per salvare vite, non staccava mai e non usciva mai dal proprio reparto ospedaliero. Il ringraziamento più grande va a chi ha lottato per salvare le vite rischiando la propria, ma anche a chi ha cercato di aiutare con ogni mezzo possibile la comunità. Questo ha fatto la Curva Davide Pieri che ha deciso di ammainare quel famoso striscione al San Gerardo.