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Testi: “Un positivo non impone lo stop. In 72 ore si hanno risultati certi”

“Per i calciatori non si può parlare di virus letale. I tamponi alle squadre? Non è uno scandalo”

Roberto Testi, medico legale, capo del Dipartimento di prevenzione delle Asl di Torino e presidente dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, ha parlato al Corriere dello Sport della ripartenza del calcio e di come si dovrebbe fronteggiare la presenza di un positivo al Covid-19.

E’ sbagliatissimo gridare allo scandalo quando si fa riferimento alla disponibilità di tamponi per i calciatori. Stiamo parlando di serie A, un sistema dove ci si può permettere delle spese di un certo tipo senza alcun problema. Se ci fosse un positivo dopo la ripresa del campionato? Bisogna andare avanti. Si isola il positivo e in breve tempo si può capire se compagni o avversari sono stati a loro volta contagiati“. E sulla quarantena forzata per tutta la squadra: “Sarebbe eccessiva? Secondo me sì. Non dimentichiamoci che parliamo di atleti in salute, giovani, che non corrono rischi eccessivi. Possiamo dire che per calciatori costantemente attenzionati non si possa parlare di virus letale“.

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