Il rapporto con il club si concluderà il 30 giugno ma manca ancora l’incontro con Gazidis, sicuramente lo svedese non chiuderà la carriera all’Hammarby
Una cosa è certa: il futuro di Zlatan Ibrahimovic non sarà all’Hammarby. L’attaccante svedese del Milan, che negli ultimi giorni si sta allenando con il club del suo paese del quale è coproprietario, non ha nessun interesse nel proseguire e concludere la carriera nel club. Di certo, però, le percentuali legate a una sua eventuale permanenza in rossonero oggi non sono così alte. Una decisione sia del giocatore che del Milan, presa di comune accordo e che vedrebbe il rapporto concludersi il prossimo 30 giugno. Manca ancora l’incontro (risolutore?) con l’ad Gazidis, ma Ibra pare ormai aver preso la sua decisione.
La domanda, però, sorge spontanea: quale sarà il suo futuro? «Non so ancora cosa voglio. Ogni giorno succede qualcosa di nuovo. Voglio continuare a crescere, e poi penso non solo a me stesso e al mio calcio, ma a tutto ciò che mi circonda: la mia famiglia e la parte mentale. Il calcio è la mia carriera, ma c’è molto di più. Voglio migliorare e trasmetterlo alle persone intorno a me».
Queste sue parole di qualche giorno fa lasciano aperte diverse possibilità. Una potrebbe portare al ritiro, che di certo sarebbe lo scenario più clamoroso, soprattutto perché Ibra ha dimostrato di poter dare ancora tantissimo sul campo. Ma anche ad un ruolo da allenatore o dirigente, con quel «Il calcio è la mia carriera, ma c’è molto di più. Voglio migliorare e trasmetterlo alle persone intorno a me» sibillino. Difficile ipotizzare un ritorno in Svezia (per partecipare a Euro 2021?) o un approdo al Monza, mentre i tifosi rossoneri sognano la sua conferma. Perché un suo addio potrebbe obbligare il Milan a ripartire nuovamente da zero. E il licenziamento di Boban prima e l’idea di nuovo corso di Gazidis potrebbero chiudere definitivamente le porte di Ibrahimovic al Milan.
Lo scrive il Quotidiano Sportivo.