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Playoff senza padrone: come stanno le avversarie del Monza

Playoff senza favoriti: sguardo in casa delle avversarie del Monza per l’ultimo posto in Serie A

Una favorita non c’è: chi sta davanti nella griglia playoff e ha qualche vantaggio dal regolamento, non ha l’euforia e la forma di piazze come Ascoli e Perugia, le grandi sorprese stagionali a caccia di un posto in A. Scrive Tuttosport.

Davanti a tutti c’è il Pisa che ha chiuso terzo ma ha fatto gli stessi punti del Monza. Per cui, se le due squadre dovessero trovarsi alle finali, il miglior piazzamento in caso di parità al 90’ non vale, si va a supplementari e ed eventualmente rigori. Nell’ultima uscita – vittoria a Frosinone – s’è rivisto il Pisa del girone d’andata, con Lucca , in una delle rare volte in cui è partito titolare nel ritorno, in buona forma: al di là dell’assist per il gol di Sibilli , meritati gli elogi di D’Angelo che il turno prima l’aveva escluso per motivi disciplinari. Al resto può pensarci la grande spinta dell’Arena, la fame di A che ha la piazza, una rosa ricca di alternative che debutterà in semifinale playoff il 17 maggio, in trasferta, contro la vincente di Ascoli-Benevento.

Venerdì 13 scatta il preliminare con Ascoli-Benevento. Marchigiani euforici (non facevano i playoff di B da 17 anni), con un Tsadjout che è sbocciato, segnando la sua prima tripletta nel 4-1 di chiusura con la Ternana, può essere l’uomo in più (il Milan, proprietario del cartellino intanto prende nota). Il Benevento sembra stare peggio di tutti: ha chiuso il campionato con 4 ko nelle ultime 5 uscite, è contestato dai tifosi, patron Vigorito ha rinnovato (per ora) la fiducia a Caserta ma intanto Longo, tecnico dell’Alessandria, scalda i motori per il futuro. E pensare che il Benevento, soltanto il 2 aprile, schiantava 5-1 il Pisa e si proponeva seriamente per la A diretta. Nell’ultima uscita s’è rivisto (e ha pure segnato) Lapadula , fondamentale nel girone d’andata, prima della rottura (formalmente ricomposta) con la società.

Sabato 14 l’altro preliminare, Brescia-Perugia. Nei lombardi, Corini sta facendo benino anche se Cellino, quando lo chiamò al posto di Pippo Inzaghi, sperava di agganciare la A diretta con la sua guida. La squadra invece è rimasta lì e il Perugia sarà un osso duro (nei preliminari, in caso di parità al 90’ si giocano i supplementari, se l’x perdura niente rigori, al 120’ passa la squadra di casa, meglio classificata in campionato). Alvini agli umbri ha fatto un lavoro notevolissimo con un Perugia che a inizio stagione era accreditato, al massimo, si una salvezza senza patemi. Il capolavoro venerdì sera, con la vittoria sul Monza che ha permesso di scalzare il Frosinone dall’ultima piazza playoff. E il Brescia deve stare particolarmente attento perché questi playoff il Perugia se lì è conquistati con un grande rendimento esterno e facendo punti con tutte le big.

Insomma, in linea con un campionato senza padroni e incerto fino all’ultimo, anche i playoff che devono decretare la terza a salire in A, dopo Lecce e Cremonese, appaiono senza una vera favorita. Di solito per la promozione si pronostica la terza classificata ma da quando esiste questa formula solo tre volte è riuscita a salire (l’ultimo fu lo Spezia di Italiano nel 2020). Un anno fa, che sembrava ci fosse una netta gerarchia di valori che stavolta non c’è, tutti pronosticavano la finale Monza-Lecce. E invece la giocarono Venezia (poi promosso) e Cittadella. Cautela, dunque, e buoni playoff a tutti.

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