L’ex attaccante racconta come è cambiata la sua vita da quando ha iniziato ad allenare l’Under 15 dei brianzoli
Raffaele Palladino, ex attaccante oggi alla guida del Monza Under 15, ha raccontato a “Tuttosport” della sua vita da allenatore: “Allenare mi ha cambiato la vita, mi sveglio già col sorriso, guardo video, studio allenatore, la carriera del calciatore mi è servita ma non basta. Un esempio è Gasperini, per me è un maestro e ancora oggi lo sento spesso chiamandolo maestro”.
Sul Monza ha detto: “Il Monza non è una società qualunque, è una famiglia, Galliani e Berlusconi ci tengono che sia così. Cinque anni prima ho cominciato a fare il corso di allenatore perchè volevo fare questo lavoro”.
La chiamata di Galliani per allenare i giovani: “Galliani mi ha chiamato per chiedermi di giocare per il Monza e aiutarlo ad andare in B, facendo la trattativa poi mi disse che una volta smesso mi avrebbe fatto entrare nel Monza con un altro ruolo”.
L’obiettivo Serie A dei biancorossi: “Il Monza era in Lega Pro e Berlusconi parlava già di serie A, non è presunzione ma mettere degli obiettivi”.
I tatuaggi: “Berlusconi scherza sui tatuaggi ma io non e ho e mi piacerebbe che anche i miei giocatori non ne avessero”.
Futuro e prima squadra: “Spero tra qualche anno di crescere e allenare prima o poi una prima squadra. Ogni domenica tifiamo per la prima squadra, sta avendo qualche difficoltà ma penso che il Monza ce la possa fare ad andare in A, sarebbe una grande gioia”.