Il tecnico del Monza torna a parlare nella diretta social di Calciomercato.com. Ecco i temi che ha trattato
Ospite della diretta Instagram di Calciomercato.com, il tecnico del Monza, Cristian Brocchi, è tornato a parlare della stagione e della sua filosofia di gioco: “Mi piace avere una squadra propositiva, che cerca di essere padrona del campo e giocare a calcio. Non mi piace rimanere in attesa e guardare i miei avversari che giocano, poi è ovvio che non sempre ci si riesce perché gli altri ti studiano e ti mettono in difficoltà, ma alla base di tutto ci deve essere qualcosa di riconoscibile e il nostro modo di giocare lo è stato fin dall’inizio della stagione“.
Sul tema degli stipendi, il club brianzolo ha già raggiunto un accordo con i giocatori: “Quando hai la fortuna di giocare in una società importante come la nostra, è giusto dare segnali anche da questo punto di vista. La proprietà ci ha sempre dato tutto quello di cui avevamo bisogno per raggiungere gli obiettivi e quando ci hanno proposto una soluzione di questo tipo abbiamo accettato perché sapevamo che non era una cosa fatta per furbizia“.
Brocchi dice la sua anche sul ritorno all’attività agonistica: “La salute è la cosa più importante, detto questo non bisogna essere ipocriti e occorre ricordare che il calcio è la terza azienda in Italia e non dà lavoro solo ai calciatori. È facile dare addosso ad un mondo che regala emozioni, è chiaro che ci sono cose che lasciano punti interrogativi. Sto leggendo di giocatori che si lamentano perché non si possono allenare però possono andare a correre al parco, queste sono cose che devono essere approfondite. Al di là di tornare a giocare, io penso che se si permette alle persone di correre nei parchi, si può anche permettere ai giocatori di tornare ad allenarsi in sicurezza nei centri sportivi perché è ovvio che un giocatore di Serie A non può andare al parco ad allenarsi”.
Una battuta anche sulla trattativa con Ibrahimovic, accostato al Monza prima di passare al Milan: “Allenare un giocatore così importante è una grandissima cosa per qualsiasi allenatore e sarebbe stato fantastico per la squadra e per i tifosi. Ora credo che sia qualcosa di difficilmente attuabile perché quello che sta succedendo cambierà gli obiettivi di tutti. Io però più che il sogno di allenare un grande giocatore, sogno di arrivare in Serie A con il Monza e penso ai nostri tifosi che hanno sofferto in Serie D e possono arrivare in Serie A”.
