L’ex allenatore della Pergolettese ha parlato della terza serie italiana e anche della stagione dei biancorossi
Matteo Contini ha parlato al Corriere dello Sport. Ecco il passaggio sul Monza e sul campionato di Serie C più in generale.
Lei conosce bene la serie C: si aspettava l’exploit di Monza, Vicenza e Reggina? Invece quale squadra l’ha delusa?
“Ero convinto delle potenzialità del Vicenza. La Reggina, invece, mi ha sorpreso: non era facile primeggiare in un girone con Bari, Ternana e altri ottimi avversari. Mi ha deluso il Siena, tra le più accreditate alla promozione in B. Un discorso a parte lo merita il Monza. Berlusconi è un vincente. L’ho conosciuto quando ero nelle giovanili del Milan. Non ci faceva mancare nulla, l’organizzazione era perfetta. Una sera venne a cena con noi, avevamo appena vinto il Torneo di Viareggio. Carismatico, simpatico, ha una marcia in più“.
Da Berlusconi a Zdenek Zeman. Con il boemo ha esordito in serie B, con l’Avellino.
“Può sembrare un burbero, ma non è così. Quell’esperienza mi ha formato, nonostante la retrocessione. Patimmo qualche sconfitta di troppo a inizio stagione, se il campionato fosse durato un altro mese chissà, ci saremmo salvati. Era piacevole allenarsi con lui, ma il ritiro estivo è stato traumatico: per una settimana abbiamo mangiato solo minestrone, qualche compagno ha rischiato di svenire dopo dieci chilometri di corsa. E quanti segni della croce durante le partite: vedevo arrivare tre, quattro avversari per volta, tutti insieme, e non sapevo mai chi fermare per primo“.