Ancora un anno di contratto, ma la speranza di poter ripartire subito da una nuova avventura. Andrea Petagna aspetta una chiamata, possibilmente dalla Serie A, per poter ritrovare quella serenità che nelle ultime tre stagioni è un po’ venuta meno.
Dopo una prima stagione più che discreta con il Monza, con il sogno nazionale ingiustamente negatogli da Mancini, al secondo anno era emerso già qualche malcontento per la gestione del suo ruolo da parte di Palladino. Da lì il prestito poco fortunato a Cagliari, poi il ritorno alla base l’estate scorsa e la permanenza forzata dovuta a un ingaggio troppo alto in rapporto alle prestazioni fornite negli ultimi anni. Difficile trovargli alloggio con quello stipendio, ma soprattutto cifre pesanti per il Monza che nel frattempo gli faceva vedere il campo con il contagocce, visto anche che da entrambe le parti non si percepiva una ricucitura per un futuro insieme.
Onesta e da gentiluomo la scelta di accettare un rinnovo di contratto con ingaggio spalmato, una vecchia mossa di Galliani già applicata ai tempi del Milan per tenere i conti a posto e aiutare i calciatori in uscita a ricollocarsi. Petagna non ha mai voluto essere un peso e mai è uscita una parola fuori posto sul suo status in biancorosso. Ecco perché c’è solo da augurargli di trovare subito una società in grado di rilanciarlo, visto che a 30 anni compiuti oggi ha ancora diversi anni davanti. A meno che Baldissoni, Burdisso e Bianco non abbiano altri piani per un incredibile rilancio in maglia biancorossa.