Roma-Monza 4-0, le pagelle di ForzaMonza: difesa horror, Kyria e Pereira ubriacati

Le nostre valutazioni dopo Roma-Monza

Il Monza perde 4-0 contro la Roma. Le nostre pagelle:

TURATI 6,5: Lui c’è e prova a tenere tutti a galla.

BRORSSON 4,5: Chiamato a guidare la difesa al posto di Izzo, la manda a sbattere. Consegna a Shomurodov un gol facile facile senza marcatura: l’uzbeko non segnava da agosto. Stava aspettando lui.

LEKOVIC 5: Perde tutti i duelli, viene puntato con grande facilità.

CARBONI 5,5: Kyriakopoulos non collabora e dalla sua parte è solo contro il mondo. Si fa male, tanto perché la sfiga non sembra essersi accontentata. (79′ PALACIOS sv)

BIANCO 5,5: I giallorossi viaggiano al doppio della sua velocità, in mediana è inconsistente. Serve una bella palla a fine primo tempo per Ganvoula, ma l’attaccante pecca di cattiveria. Resta l’unico lampo della sua gara.

URBANSKI 5: Altra prova da invisibile. (55′ ZEROLI 5,5: Aumentano i giri del motore in mediana e il Monza riesce a salire un pochino, ma è in difficoltà quando deve decidere con la palla al piede, risultando timido)

KYRIAKOPOULOS 4,5: Annichilito da Saelemaekers, umiliato da Soulé. Partitaccia. Chiunque passi dalle sue parti si diverte.

PEDRO PEREIRA 4,5: Angelino se lo mangia e segna pure indisturbato. Cristante gli scappa via e segna di testa: non andava in gol da settembre. Applausi.

CIURRIA 5: Egoismi e imprecisioni una dopo l’altra. (55′ MARTINS 5,5: Si trova davanti Ndicka e ci sbatte contro)

DANY MOTA 5: Si vede poco, tenta un solo tiro dalla distanza, senza fortuna. (69′ KEITA 5,5: Per ora bisogna accontentarsi di dargli minutaggio)

GANVOULA 5: Svilar gli nega il gol sul finale di primo tempo, ma è l’unica fiammata di una gara triste. Controlli sbagliati, poco propenso ad attaccare la profondità (46′ PETEGNA 5,5: A differenza di Ganvoula riesce a tenere un po’ più in alto la squadra, ma dopo il terzo gol di fatto la squadra si disintegra e a lui non arriva un pallone giocabile)

NESTA 5: La squadra è scesa in campo con la tremarella. La difesa, complici le assenze, era quasi obbligata e purtroppo i risultati sono stati disastrosi. Brorsson e Lekovic non sono ancora entrati nel ritmo del campionato italiano, mentre in mediana si sente terribilmente l’assenza di un Bondo. Difficile scaricare troppe colpe sul tecnico, all’Olimpico con una squadra intera di assenti. Però l’atteggiamento, quello sì, poteva decisamente essere più cattivo.

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