“L’obiettivo ora? Diciamo sempre le stesse cose, dobbiamo salvare il salvabile. Si può fare peggio, non dobbiamo scendere più. Sappiamo che la salvezza è quasi impossibile, non rimane niente. Il confronto con i giocatori c’è stato, proviamo a stimolare. Dopo Venezia ho fatto una conferenza diversa per stimolare un ambiente che si fa fatica a tenere su. Non possiamo finire il campionato a 15 punti, magari si retrocede ma non possiamo finire così”.
“Io non attacco mai i giocatori, soprattutto pubblicamente. Se la squadra è così è anche una mia responsabilità. Io sono parte del problema, non mi tiro fuori, se devo prendermi le responsabilità me le prendo. Mi dicono che sono molle perché non sembra che grido contro i giocatori, ma sarebbe troppo facile prendermela con loro. Sono qui perché retrocedo con la mia faccia. Sono coerente fino all’ultimo giorno. Le componenti sono tante, giocatori, allenatore, momento storico. Non è colpa di uno o di due, sono tante situazioni”.