Un nuovo scandalo scuote il mondo dello sport italiano: una dozzina di calciatori di Serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Weston McKennie, Nicolò Zaniolo e Angel Di Maria, risulta indagata nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su un giro di scommesse illegali. L’indagine, guidata dai pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo, si concentra su giocate effettuate non su partite di calcio, ma su piattaforme clandestine di scommesse e poker online, non autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Secondo quanto emerso, i calciatori avrebbero partecipato alle scommesse e pubblicizzato le piattaforme ad altri sportivi, aggravando la loro posizione. L’attività illecita si sarebbe protratta fino al 2023. Tra gli indagati figurano: Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Weston McKennie, Raoul Bellanova, Angel Di Maria, Nicolò Zaniolo, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Samuele Ricci, Matteo Cancellieri, Leandro Paredes, Cristian Buonaiuto, Matteo Falzarano, Adames Firpor, Marco Sartori. Coinvolti anche altri sportivi, tra cui il tennista Matteo Gigante.
Durante le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, sono stati sequestrati oltre 1,5 milioni di euro a cinque persone e a una società, accusate di esercizio abusivo di attività di gioco, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti. Le indagini hanno svelato un sistema articolato di pagamento dei debiti di gioco, attraverso false vendite di orologi e gioielli presso una gioielleria milanese, che fungeva da centro di raccolta per i fondi illeciti. Gli scommettitori effettuavano bonifici con causali fittizie, e l’esercizio custodiva perfino carte di credito dei clienti in cassaforte, tra cui quella di Fagioli, che avrebbe bonificato oltre 690mila euro.
Il sistema prevedeva anche l’uso di prestanome e conti PostePay o Revolut per facilitare i pagamenti, per un totale accertato di oltre 300mila euro. La Procura milanese ha già notificato i decreti di interrogatorio preventivo ai soggetti coinvolti, mentre valuta l’applicazione dei domiciliari per alcuni di loro.
Dal punto di vista penale, per i calciatori la situazione appare gestibile: potrebbero cavarsela con un’oblazione. Ma le conseguenze sportive sono ben più significative. La Procura federale della Figc riceverà gli atti e potrebbe avviare nuove sanzioni disciplinari. Tonali e Fagioli, già squalificati in passato per altri episodi legati alle scommesse, sono stavolta indicati dagli inquirenti come promotori del sistema, ricevendo anche bonus sui conti di gioco per ogni nuovo iscritto.
Tra i non indagati ma citati negli atti, emergono i nomi di Federico Gatti, Stefano Turati e Radu Dragusin, accusati solo di aver prestato denaro ad amici in difficoltà, come nel caso di Gatti, che avrebbe versato 40mila euro a Fagioli per aiutarlo a ripagare i debiti.